domenica 30 settembre 2012

L' Week-end e le sue tracce

Gli weekend sono un po' difficili. A un anno di distanza mi ritrovo a cercare parcheggio per una macchina che non arriverà mai, a pensare che per via degli impegni della chiesa che ho di fronte non troverà parcheggio. E oggi ho preso anche consapevolezza del perché non prendo quasi più le scale mobili in metropolitana. I riti, quei piccoli elementi di vita che non ci sono più...mi chiedo...come si fa a vivere un altro amore, a fare pressoché le stesse cose che la quotidianità ti spinge a fare non pensando più alla persona che un tempo amavi?

ho sempre avuto un'idea romantica stile "Jane Eyre" dell'amore e per questo credevo che il mio sarebbe stato insolubile...infatti il mio lo è! dimenticavo che in un rapporto si è in due a decidere, a provare, a sentire, ad amare...

tutti i giorni devi fare i conti con la tua ferita, che tarda a guarire perché in fondo, queste ferite non guariscono mai...mai...ti fai solo l'abitudine di quel dolore sordo che ti toglie il fiato.

rientrare a casa oggi, dopo una giornata bella passata con amici, trovare un posto auto vuoto sotto casa e pensare che se lui arrivasse ora troverebbe parcheggio, beh...un pensiero durato un milionesimo di secondo, ma c'è stato...e mi spaventa ciò che può significare...


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