Non se se lo avete notato, ma la donna stilizzata nel mio quadro non ha la testa. Diciamo che la versione di "La Fleur", essendo lo schizzo suo, era che quell'immagine rappresentava la donna della sua vita, che lui non aveva ancora incontrato (questo anni fa visto che ora è felicemente sposato) e quindi non sapesse che viso avrebbe avuto. Nella mia lettura e visione, legata però a me e non a "La Fleur", la donna è senza testa perchè io non voglio più pensare...anche se lo sto facendo molto, fin troppo, ma il non pensare è legato a quel desiderio di lasciarmi andare di nuovo anche se il rischio di farmi male è elevato. E' un desiderio non perchè non ci siano possibilità nell'aria, ma perchè dentro di me si è rotto qualcosa, che non può essere sostituito. C'è un fragile germoglio che sta crescendo, ma è solo, solo nella tempesta dei miei anche incubi.
Ci sono dei passi ancora da fare, dei momenti difficili da affrontare ma questo non vuol dire essere deboli, questo vuol dire aver amato qualcuno e ora devi re-imparare ad amare te stessa. Quando vieni lasciato, anche se è la cosa più comune al mondo, i percorsi sono individuali. Ognuno di noi elabora il lutto con i suoi tempi e mezzi. Uscirne presto non significa esserci effettivamente riuscito, come anche metterci troppo tempo....io per fortuna sto ancora nel mezzo. E' ancora presto per dire "i'm over it" come non è più tempo per dire "lo amo e vorrei che tornasse". Non voglio che torni ma non posso ancora dire "i'm done, i'm over you"...
Come ho scritto in un altro post, il viaggio verso Barolo (non IL barolo, anche se c'entra :-))) ha smosso tanto....
In viaggio verso quelle terre lontanissime ….. del Barolo
Certo che se ci si mette pure Trenitalia con i suoi tagli,
la mancanza di informazione che quando c’è è pure sbagliata e dipendenti che
hanno tutto tranne che l’intelligenza e la professionalità, le terre del Barolo
risultano essere lontane come la terra promessa. Un viaggio di 2 ore si è
trasformato in un infinito viaggio di quasi 6.
Ma cominciamo da prima che decidessi di fare questo viaggio.
Questo è quel periodo del mese nel quale le riflessioni
prendono delle dimensioni di un certo spessore, i pensieri inducono
all’elaborazione e ad alcune conclusioni. Quel periodo del mese è sempre stato
difficile emotivamente parlando. Mentre ero felicemente innamorata del mio
ex-lui la difficoltà stava nel scegliere qualcosa di pannoso o qualcosa di
cremoso. Adesso invece rifletto, ricordo, metto insieme dei pezzi.
Apparentemente tutto nella mia storia con lui era successo senza sforzi, senza
imposizioni, tutto naturale. L’unica cosa poco naturale è stata la fine della
storia ... anche se il naturale in qualche modo c’entra e parecchio! Il fatto
che sia nella norma che il tuo lui ti lasci per un’altra non significa che
questo sia parte del naturale corso degli eventi. Lui mi ha
tradita, anche se nella sua visione il tradimento non c’è stato perché non c’è
stato del fisico finché non ci siamo lasciati. Nella mia visione invece, lui mi
ha tradita nel momento che ha lasciato spazio ad un’altra donna, flirtando
innocentemente con lei, mentre si attraversava un momento difficile che aveva
un 50% di possibilità di esito positivo. Mi ha tradita e mentito nel momento
che mi diceva “ti amo” senza più esserne del tutto convinto. Io dalla mia, non
ho colto i segnali, non sono andata oltre le apparenze della mia storia, nella
convinzione che fosse quella della vita, impegnata troppo forse... Comunque
sia, un grande amore finito banalmente con un tradimento. (anche se ci sono forme ben peggiori) Ma non c’è mai una fine non banale. Gli inizi sono grandi, prendono la dimensione della nascita di qualcosa di importante per questo si vestono di significati a volte anche fantasiosi. Ma la fine, quella è sempre banale!
Da lì, per me si non aperte le porte dell’inferno!
Ho perso lui e tutto quello che può essere identificato come
progetto di vita. Dopo poco, ho perso il lavoro. E ho rischiato di perdere …
me…Ho perso anche 30 kg ma questo entra nell’elenco delle cose positive avvenute con i 2 miei personali terremoti.
Volevo lottare e con quello che potevo l’ho fatto, ma quando
c’è un’altra che ha già preso il tuo posto non hai strumenti. Non ero più una
novità ma solo problemi economici. Mi ricordo, dopo tanto tempo comincio a
ricordare, il nostro primo appuntamento. Ore a chiacchierare con la cameriera
giapponese che è riuscita a prendere le nostre ordinazioni al terzo o quarto
giro. Dopo il secondo appuntamento, mentre ci salutavamo sotto casa mia mi
disse: “Devo fare qualcosa che volevo fare già la volta scorsa”. E parte un
lungo bacio, stupendo, caldo, passionale.
Per i primi mesi ha parlato di sirene, quelle d’allarme e
anch’io avevo le mie, ma, un giorno mi dice di essersi innamorato di me e,
emozionata, ho risposto con un “anch’io” e ci baciavamo per strada come due
adolescenti.
Le sirene si sono spente una dopo l’altra.
Si sono riaccese quando serviva la giustificazione del “ti
lascio ma tu non ‘c’entri, non so cosa mi sta succedendo …”
In fondo stava succedendo la cosa più semplice di questo
mondo, si era innamorato di un’altra!
Lui ti dice: “i nostri problemi li avremmo risolti se nel
frattempo non fosse apparsa lei”. E tu senti quel’ultimo pezzo del tuo cuore
che miracolosamente era rimasto attaccato al petto, frantumarsi davanti ai tuoi
occhi. Lui ti dice:”non mi sono disinnamorato di te, ma per lei è più forte, è
come se la conoscessi da tempo, se fossimo a Las Vegas, l’avrei sposata subito,
è stato il cosmo!”. E tu vuoi picchiarlo, perché oltretutto ti senti presa in
giro. Invece piangi, urli, piangi e non trovi pace, non mangi per giorni,
cerchi di capire, ma non c’è nulla da capire. Ti aggrappi agli amici che ti
supportano e sopportano. Gli allievi vedono che la tua luce si è spenta, i tuoi
chili calano, il tuo sorriso non c’è più, vedono la tristezza del tuo sguardo e
ti stanno vicino. Non sanno il perché, ma ti abbracciano per farti capire che
ti vogliono bene. Anche i gatti sentono che c’è qualcosa che non va e il loro
comportamento cambia, ti stanno sempre vicino e ti coccolano.
Lentamente, dolorosamente scopri il tuo IO, la tua dimensione, il tuo
spazio, il tuo mondo. Non che prima non ci fosse, era semplicemente impegnato
nella relazione, nella dimensione di coppia. Sono stati 3 anni sereni,
pocchissimi litigi, molta condivisione.
Ma anche pochi progetti. Quelli che c’erano avevano una
proiezione ipotetica. Ci si dava del tempo per capire se l’altra era la persona
giusta.
Lui lo ha capito prima di me … tutto qua!
Scappi, scappi in un posto lontano, dove non ci sei stata
con lui, scappi e trovi rifugio in casa di amici che non vedi da anni, ma che
ora, nel momento del tuo più grande bisogno, ci sono.
Fai un altro viaggio, con la tua più paziente in assoluto
amica.
In modi diversi, sono stati comunque viaggi alla ricerca di
Sabina, di quella Sabina che avrebbe curato le ferite dell’altra. Lunghe
chiacchierate e pianti tra le braccia amiche. E con due promesse: la prima è
fare di tutto per stare bene e la seconda è vivere!
L’animale ferito a morte lascia posto all’essere umano che
lentamente comincia a vedere i colori, le sfumature, le luci e le ombre. Da qui inizia il secondo tempo del mio viaggio verso me stessa!
La donna senza testa gira acora nella notte non perchè la notte sia triste...ma perchè nella notte può vedere meglio la sua luce...
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