abbandonato Elster e la sua "debolezza di volontà", al massimo della mia acrasiaticità :-), considerando che lui stesso parla di irrazionalità dovuta alla raccolta inadeguata di informazioni contestuali (e il contesto mi dice - lascia perdere oggi) mi sono "offerta" a studiare Singer e la sua "natura umana" collegata al concetto di "aiuti umanitari". e da qui una riflessione sulle varie forme di sostegno, spesso apparentemente non adeguate alla situazione/necessità di un individuo o, ancora, di un insieme di persone colpite da una tragedia di qualsiasi forma. Uno dei fattori è la FUTILITA' - ovvero, la riottosità nel dare - noi non diamo perché riteniamo che il nostro contributo sia una goccia nel mare, anzi, in un mare sconfinato...oppure, aggiungo io, diamo, utilizzando le forme di piccole donazioni messe a disposizione, anche per soddisfare quel bisogno di "animo caritatevole" che alberga in noi ma che ha poco a che vedere con la scelta di sostenere o meno una persona o una situazione, non solo perché è tutto quello che possiamo fare....
ovvimanete sono solo al primo capitolo....
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